Tosi: «Dipendesse da me la farei coprire»
VERONA (18 settembre) – Hitler bambino, in miniatura, ma iconograficamente identico a quello che la storia ricorda, è raffigurato in braccio ad una madonna sullo stile di Raffaello. È questa l’opera di Giuseppe Veneziano che ha scatenato una bufera alla Fiera di Verona.
Il dipinto è stato presentato da una galleria nel corso di ArtVerona e ha suscitato le critiche sia della comunità ebraica che della Curia, che non esclude la provocazione e parla di un lavoro che merita solo «il disinteresse e il silenzio».
Eppure l’arte, quella con la “A” maiuscola, dovrebbe essere il contenitore per eccellenza delle provocazioni, del non politically correct. A dimostrarlo le opere che hanno preceduto quella di Veneziano: basti pensare alla statua di Hitler inginocchiato in preghiera del veneto Maurizio Cattelan. Insomma, dal punto di vista dell’originalità, il pittore esposto (per altro solito a dipinti di questo tipo e già uso a dipingere Hitler in tutte le salse) non ha detto nulla di nuovo. Nonostante questo l’associazione della Vergine Maria e del Führer ha fatto venire i brividi sulla schiena a molti spettatori della mostra.
Non solo, per criticare duramente Veneziano è scesa in campo non solo la Curia, ma anche sono la comunità ebraica della città con le parole del rabbino capo che ha definito l’opera «blasfema».
La spiegazione dell’artista è stata semplice: Hitler, come tutti gli esseri umani, era figlio di Dio, da ciò se ne deduce che, se Hitler è il simbolo del male, del mostro, allora il mostro è potenzialmente in ogni uomo, in ognuno di noi.
Il sindaco Tosi: «Se fosse per me farei coprire l’opera». Il quadro di Veneziano fa inorridire Flavio Tosi, sindaco leghista della città: «È un’opera chiaramente blasfema, in quel quadro non c’è niente di artistico e di bello: se dipendesse da me, farei coprire quel dipinto», ha detto stamane Tosi.
«In questo modo l’autore – ha aggiunto – ha esattamente ottenuto il risultato che si era prefissato, cercando provocatoriamente pubblicità proprio attraverso l’offesa alla religione cristiana. Chi ha organizzato la manifestazione, un privato, non la Fiera di Verona, non avrebbe dovuto permettere l’esposizione dell’opera».
«Non so – ha concluso il sindaco – se il suo inserimento nella mostra sia dovuto a un mancato controllo preventivo o a un errore madornale. Il Comune, comunque, ha semplicemente dato il suo patrocinio a questa manifestazione come a tutte le altre ospitate in Fiera e non ha alcuna possibilità di fare da filtro».
Il direttore artistico: «Non è automaticamente blasfema». Si schiera dalla parte dell’arte e, nel contempo, mette i puntini sulle “i” il direttore artistico di ArtVerona Massimo Simonetti: «Non è nostro ruolo ritirare un’opera e prendere posizione su ciò che i galleristi e artisti presentano, non ritenendo automaticamente blasfema e quindi condannabile ogni tipo di espressione che contenga simboli religiosi o politici».
Dipinto acquistato e fatto sparire. Il quadro di Veneziano è stato acquistato da un anonimo collezionista, che l’ha portato subito via. Ne hanno dato notizia gli stessi organizzatori della rassegna fieristica dedicata all’arte contemporanea.
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=73647&sez=NORDEST
Madonna con Hitler, gallerista compra
il quadro dello scandalo La tela del pittore Veneziano ad ArtVerona non c’è più: è stata venduta per diciottomila euro http://corrieredelveneto.corriere.it/verona/notizie/economia/2009/18-settembre-2009/acquistata-portata-via-madonna-hitler-1601784513108.shtml Hitler in braccio alla Madonna
La comunità ebraica insorge Ma per il rabbino capo di Verona, Crescenzo Piattelli, sarebbe sbagliato liquidare l’opera come mera provocazione. «È blasfema – afferma – e offende profondamente i cristiani, ma anche gli ebrei visto l’impiego che se ne fa dell’immagine di Hitler». Ma la colpa, secondo il massimo rappresentante della comunità ebraica scaligera, non è solo dell’artista. «Mi stupisco che gli organizzatori della Fiera consentano l’esposizione di un quadro del genere – conclude Piattelli – dovrebbero pre-filtrare le opere, togliendo quelle offensive per il pubblico». http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/18-settembre-2009/hitler-braccio-madonna-comunita-ebraica-insorge–1601782051868.shtml?fr=correlati Subito venduta la Madonna choc con Hitler in braccio | Cultura | Pubblicato il giorno: 19/09/09 Polemiche a Verona «Anche Hitler era figlio di Dio e il mostro è potenzialmente in tutti noi». Ecco come il pittore Giuseppe Veneziano ha spiegato la sua decisione di dipingere un quadro (nella foto a destra) che ritrae il Führer bambino in braccio a una Madonna simile a quelle dipinte da Raffaello, soprattutto la “Piccola Madonna Cowper” del 1505 conservata alla National Gallery of Art di Washington.
La “Madonna del Terzo Reich”, esposta ieri in una galleria all’interno della fiera “ArtVerona”, sarebbe ispirata alla crisi religiosa dei nostri tempi, e ha dato vita a uno scandalo che ha portato fortuna all’autore. In serata, infatti, il dipinto era già stato venduto a un collezionista che ha preferito rimanere anonimo e ha portato immediatamente via la tela in modo da disinnescare le polemiche.
La giornata si era aperta con le dichiarazioni di fuoco del rabbino di Verona, Crescenzo Piattelli, che aveva dichiarato al Corriere del Veneto di considerare l’opera «blasfema». «Offende profondamente i cristiani», aveva aggiunto, «ma anche gli ebrei visto l’impiego che si fa dell’immagine di Hitler». Mentre la Curia aveva chiesto di circondare il quadro di «disinteresse e silenzio» e il sindaco Flavio Tosi attaccava: «Se dipendesse da me, farei coprire quel dipinto. L’autore ha esattamente ottenuto il risultato che si era prefisso, cercando provocatoriamente pubblicità proprio attraverso l’offesa alla religione cristiana».
In difesa di Veneziano era sceso in campo il critico Ivan Quaroni, che aveva spiegato sempre al Corriere del Veneto come «l’iconografia nazista è sempre stata usata e lo sarà ancora, proprio perché disturba. In quanto simbolo assoluto del Male, crea un forte stridore con ciò che rappresenta il suo opposto. Ma non credo che sia una tela offensiva: il suo valore sta nella sensazione di spaesamento che crea questo accostamento tra due opposti».
Dalla parte dell’artista anche Massimo Simonetti, direttore artistico della manifestazione, perché «non è il nostro ruolo ritirare un’opera e prendere posizione su ciò che artisti e galleristi presentano, non ritenendo automaticamente blasfema e quindi condannabile ogni tipo di espressione che contenga simboli religiosi o politici».
Veneziano non è nuovo a queste provocazioni. Anni fa fece scandalo dipingendo una Madonna con ai suoi piedi due supereroi al posto di San Giovanni e di Gesù, e raffigurando un’orgia che aveva come protagonisti Berlusconi, Mussolini e Hitler.
È già successo che l’uso di simboli nazisti susciti forti critiche. Negli anni passati, per esempio, grandi polemiche avevano accompagnato anche le fioriere a forma di svastica di Giovanni Morbin e l’Hitler inginocchiato in preghiera di Maurizio Cattelan.
http://www.libero-news.it/articles/view/574509 http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=73647&sez=NORDEST
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